Il toro parte dall’Asia

C’è aria di rialzi sui mercati stamani, e il superamento di quota 16.500 è nell’aria a detta di molti traders. Wall Street ieri ha recuperato circa un punto percentuale dalle perdite iniziali: il Dow Jones +0,26%, si è spinto sui massimi dal maggio 2008, l’S&P500 +0,2% si è portato su valori che non vedeva dal luglio scorso, mentre il Nasdaq +0,07%, pur non avendo brillato, è riuscito a toccare i nuovi massimi dal dicembre 2000. Ottimi auspici per il rimbalzo della Borsa di Tokyo che dopo il calo di ieri ha recuperato, tornando al di sopra della soglia psicologica dei 9.000 punti per la prima volta in tre mesi. In chiusura l’indice Nikkei si e’ issato a quota 9.015,59 con un incremento di 98,07 punti pari all’1,10%. Ancora meglio e’ andato oggi il Topix relativo all’intero listino, che a sua volta ha guadagnato 9,57 punti pari all’1,24% per attestarsi infine a quota 782,34. Non ci sono ancora notizie certe da Atene, ma secondo alcune agenzie di stampa i leader della coalizione di governo avrebbero raggiunto un accordo sulle riforme richieste da Ue e Fmi per sbloccare gli aiuti, mentre il Parlamento greco dovrebbe votare il prossimo 12 febbraio la bozza di accordo sulla ristrutturazione del debito privato.
Secondo il Wall Street Journal online, la Bce dovrebbe scontare 11 miliardi di euro di debiti alla Grecia grazie allo scambio che effettuerà tra i bond greci acquistati sul mercato secondario e i bond emessi dal Fondo Salva Stati (EFSF).
Il petrolio torna a quota 99 dollari il barile, in rialzo dello 0,73%, e il cambio euro/dollaro si assesta in mattinata a 1.3269. Il cosiddetto indice della paura, il VIX, si mantiene a livelli eccezionalmente bassi: 17,65.