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Nell’asta di mercoledì prossimo, 13 febbraio, il Tesoro tornerà a offrire un Btp a 30 anni per la prima volta dal maggio 2011. La decisione è arrivata alla fine di una settimana tormentata per il mercato secondario italiano, con lo spread decennale contro Bund tornato oltre 300 punti base sui massimi da inizio anno, a causa dell’incertezza politica legata alle imminenti elezioni e al caso Montepaschi che sta pesando sulla credibilità del sistema-Paese. Dopo il successo del nuovo Btp 15 anni, collocato a metà gennaio, la responsabile del dipartimento del debito al Tesoro Maria Cannata aveva annunciato all’agenzia di stampa Reuters l’intenzione di emettere un nuovo trentennale quando le condizioni di mercato lo avessero consentito. “Lo spread Italia-Germania è in fase di allargamento sul tratto lungo della curva, più segnatamente sul lunghissimo” dichiara Alessandro Giansanti, strategist di Ing. “Questo in vista delle aste di mercoledì, con l’offerta del Btp trentennale che sarà un test importante per il Tesoro italiano”.

Arriva il nuovo Btp a 15 anni

Pubblicato: gennaio 14, 2013 da Trading Warrior in Bce, btp
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Il Tesoro italiano torna sul mercato per la prima volta dal settembre 2010 con un nuovo Btp a 15 anni, che verrà lanciato domani. Le ipotesi parlano di una size di base di 3-5 miliardi e di un ‘fair value’ di 22/23 punti base sul rendimento del Btp 2026. La scadenza scelta dal Tesoro per il nuovo 15 anni – settembre 2028 – viene interpolata tra l’attuale Btp benchmark 15 anni marzo 2026 e il Btp novembre 2029, mentre il Btp novembre 2027 viene visto su livelli fuorvianti.
Secondo una fonte vicina all’operazione la cedola dovrebbe attestarsi al 4,75%.
Una nota emessa dagli analisti di Intesa fa sapere che lo spread con la Germania sulla parte a lunghissimo della curva dovrebbe beneficiare di questa emissione arrivando a un restringimento, tanto più che si tratta di un segmento che non ha ancora beneficiato dell’andamento positivo dei mercati visto dopo l’annuncio del bazooka di Mario Draghi l’estate scorsa. L’ultima emissione di un nuovo titolo su questa scadenza, 28 mesi fa, aveva visto una primo collocamento per 6 miliardi contro una domanda di oltre 10miliardi ed aveva registrato un premio di 10 punti base sopra il rendimento del Btp 2025, precedente benchmark.
“E’ difficile individuare il Btp a cui fare riferimento per il nuovo” dice uno strategist. “Il lavoro di oggi sarà individuare un certo premio da offrire agli investitori sopra il rendimento del Btp 2026 ed entro quello del Btp 2029”.