LE CHIUSURE
Chiusura in territorio positivo per le piazze europee, fatta eccezione per Milano. A Parigi il Cac-40 termina in rialzo dello 0,65%, a Londra il Ftse 100 sale dello 0,18%, il Dax di Francoforte incrementa dello 0,69% e l’Ibex di Madrid dello 0,19%.L’indice FTSE Mib archivia invece la seduta in calo dello 0,25%, mentre l’Allshare cede lo 0,18%. Volumi per un controvalore di circa un miliardo di euro. L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è salito dello 0,6%. Le aspettative che da Bruxelles arrivino notizie incoraggianti sulla Grecia hanno contribuito a ridurre lo spread fra Btp e Bund tedeschi sotto 350 punti base, per la prima volta dal 7 novembre scorso.
Sul fronte delle commodities il petrolio wti, in seguito all’allentarsi delle tensioni in Medio Oriente, cede circa 3 punti percentuali e scende a 86,7 dollari il barile, l’oro arretra a 1.727 dollari l’oncia quando in Italia sono le 21.00 circa e negli USA è in corso la conferenza stampa di Ben Bernanke, che sollecita il Congresso a trovare in tempi rapidi una soluzione al problema del fiscal cliff (vai all’approfondimento di marketwatch.com, di pochi minuti fa).
LA MAZZATA DI MOODY’S E L’IMMOBILIARE USA
“La seduta odierna è stata nel complesso positiva, mi sarei atteso un calo maggiore in seguito alla perdita della tripla A da parte della Francia” dichiara un trader ai microfoni di Cnbc, aggiungendo: “Di fatto le agenzie di rating hanno perso molta credibilità, specialmente Moody’s”. Ma c’è anche da dire che i problemi della Francia sono noti da tempo, basti pensare alla copertina dell’Economist che andrà in edicola questa settimana.
Nell’asta spagnola di stamani il Tesoro ha collocato 4,225 mld euro di Letras a 12 mesi al 2,850% e 713 mln di Letras a 18 mesi al 3,077%, ma l’esito non ha provocato oscillazioni dell’indice. Mentre si resta in attesa di una richiesta formale di aiuti da parte del governo di Madrid, gli investitori sperano nell’approvazione di un pacchetto di salvataggio per la Grecia. Per aiutare Atene, l’Eurogruppo, che si è riunito alle 17.00 ora italiana, potrebbe decidere di ridurre i tassi di interesse sui prestiti, allungare le scadenze o effettuare un eventuale buy back di obbligazioni sul mercato.
Sulla giornata odierna c’è da aggiungere che secondo alcuni osservatori a spingere gli acquisti sui listini europei sarebbe stata la notizia di un possibile cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
Per quanto riguarda invece i dati macro attesi dagli USA non c’e’ stata una reazione significativa in occasione del dato sulla creazione di cantieri per nuove unita’ abitative, in aumento ad ottobre del 3,6% a 894.000 unita’ a fronte di un consenso pari a 840.000 unita’.
Su Wall Steet pesa anche l’attivita’ ridotta delle borse in vista del Giorno del Ringraziamento (giovedi’ 22) e del Black Friday ( venerdi’ 23), che avvia la stagione dello shopping natalizio. Da domani sera molti trader, come da tradizione, inizieranno il tradizionale lungo ponte semi-festivo.
I NUMERI DI PIAZZA AFFARI, CON FIAT A PREZZI DI SALDO
Il tonfo odierno di Fiat (-4,99% a 3,314 euro) seguito a ruota dalla controllante Exor (-3,82%) ha appesantito il listino, e questo spiega almeno in parte l’anomalia di Piazza Affari nel contesto delle altre borse europee. Fiat ed Exor sono state penalizzate dal taglio del rating da neutral a buy e del target price rispettivamente a 3,5 euro da 5,7 euro e da 22,40 a 20 euro da parte degli analisti di Ubs. Al contrario Fiat Industrial sale del 2,31% nel giorno successivo alla presentazione dell’offerta definitiva allo Special Committee del Cda di Cnh Global, relativamente all’integrazione tra le due societa’. Gli esperti di Banca Imi confermano il rating buy con target price di 9,63 euro.
Scendono anche Autogrill (-1,86%), Telecom (-1,29%), Impregilo (-1,21%), Finmeccanica (-0,9%).
Vendite sul comparto bancario. In coda troviamo Banca Pop. Milano (-3,05%), seguita da Banca Pop. Em. Romagna (-2,31%) e Mediobanca (-2,25%).