Archivio per la categoria ‘Danieli’

FTSE/MIB Buona la recente reazione sui minimi a 17.200 punti. Area 17mila rimane il primo supporto a baluardo dell’uptrend in corso. Il primo target si colloca a 18mila punti, uno spartiacque decisivo per ulteriori allunghi fin verso quota 20.000 punti.

Tra i titoli che segnaliamo:

DANIELI Continua la fase di consolidamento su una base interessante dopo il recente scivolone a quota 22 euro. Il risveglio dei basic materials e il traino della Cina potrebbe avvantaggiarla. Manteniamo per il target a 25 euro. Stop a 21,5.

PRYSMIAN La ex divisione cavi della Pirelli tiene bene, ma si scontra con la forte resistenza collocata a quota 16 euro. Per questo motivo manteniamo una posizione ribassista. Primi supporti in area 14,8 euro.

UNICREDIT Prova a rimbalzare dopo il recente ritracciamento. La strategia multiday rimane comunque valida per target verso 4,65 euro, il top del 2012. Stop sotto 3,8 eu.

UBI BANCA riprende la corsa. Fino a 4,2 eu si può vendere.
Consideriamo questo short una “polizza assicurativa” in caso di correzione del mercato. Target nella fascia 3,4 euro.

CDA ITALIA
Cda su risultati 3° trimestre di: Aion Renewables, Alerion, Banca Finnat, Banca Ifis, Bialetti, Biesse, Borgosesia, Caleffi, Camfin, Cape Live, Cattolica Ass., Cembre, Ciccolella, Class Editori, CreditoEmiliano, Crespi, Csp, Eems, El.En., Elica, Emak, Enervit, Engineering, Eukedos, Eurotech, Exor, Exprivia, Fidia, Gabetti, Greenvision Ambiente, Investimenti e Sviluppo, Iren, It Way, Italmobiliare, Kinexia, La Doria, Landi Renzo, Maire Tecnimont, Meridiana Fly, Monrif, Nice, Noemalife, Poligrafici Editoriale, Premuda, Risanamento, Sopaf, Stefanel, Tas, Trevi Fin, Unipol, Vittoria Ass.

Cda su risultati 1° trimestre di: Danieli.

Saras, comunicato su risultati 3° trimestre prima di apertura Borsa (7,30); segue conference call (15,00).

TerniEnergia, Cda su approvazione piano industriale e linee guida di sviluppo strategico 2013-2015 post-fusione con TerniGreen.

Conference call su risultati 3° trimestre di: Montepaschi(9,00), Pop. Emilia Romagna (11,00), Ubi Banca (15,00),Unipol (18,15).

ROMA
Tesoro offre 2,5-3,5 miliardi settima tranche Btp 15/07/2015, cedola 4,5% e 1,0-1,5 miliardi di due titoli non piùin corso di emissione: Btp 01/08/2023, cedola 4,75% e Btp 01/11/2029, cedola 5,25%.

BRUXELLES
Eurostat, produzione industriale settembre zona euro (10,30).

ATENE
Stima Pil 3° trimestre (11,00).

BERLINO
Tesoro offre 5 miliardi Schatz, scadenza 12/12/2014.

LONDRA
Banca centrale pubblica rapporto sull’inflazione.

WASHINGTON
Prezzi alla produzione, vendite al dettaglio ottobre (14,30).

Scorte all’industria settembre (16,00).

Scorte Usa settimanali prodotti petroliferi Eia (16,30).

Tesoro offre titoli di Stato a 2 e a 52 settimane (17,30).

Fomc pubblica verbali riunione del 23 e 24 ottobre (20,00).

NEW YORK
Trimestrali di: Staples, Tyco.

PECHINO
Hsbc, Pmi servizi ottobre (3,45).

ITALIA
Stacco cedola dividendo di: Danieli.

AMSTERDAM
Tesoro offre Dtc a 3 mesi, scadenza 31/01/2013 e a 6 mesi, scadenza 31/05/2013 (11,00).

BERLINO
Indice Sentix novembre zona euro (10,30).

LONDRA
Markit/Cips, Pmi servizi ottobre (9,28).

WASHINGTON
Disoccupati e Ism non manifatturiero ottobre (16,00).

Tesoro offre titoli di Stato a 13 e a 26 settimane (17,30).

LE CIFRE DELLE CHIUSURE
Chiusura positiva per le principali borse europee trascinate dalle buone notizie arrivate da oltreoceano. A Londra l’indice Ftse 100 ha segnato un progresso dell’1,32% a 5.859,04 punti, a Francoforte il Dax ha guadagnato lo 0,99% a 7.332,74 punti e a Parigi il Cac 40 e’ salito dell’1,41% a quota 3.476,88. L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è salito dell’1,2%. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato l’1,7% a 15.800 punti, dopo aver fatto registrare in mattinata un minimo a 15.427 punti. Sul fronte delle macrovariabili, l’euro è pressoché invariato nei confronti del dollaro a 1,294, mentre lo spread Bund/Btp si restringe a 343 punti base. Il petrolio tipo Wti è in rialzo dello 0,8% a 86,8 dollari il barile, l’oro si ferma a 1.717 dollari l’oncia.
Poco dopo le 20.00 ora italiana i tre indici di Wall Street galoppano di oltre un punto percentuale, con lo S&P 500 che si porta a quota 1.427.

I BUONI DATI MACRO DA CINA E USA, LA CATTIVA NOTIZIA DALLA GRECIA
Prima dell’apertura dei mercati europei erano già arrivate buone notizie dall’economia cinese. L’indice Purchasing Manager ha superato quota 50 punti in ottobre, la linea di confine tra contrazione ed espansione. Nel pomeriggio i dati macro migliori delle attese in arrivo dagli USA hanno galvanizzato le Borse europee. Il settore privato statunitense ha creato lo scorso mese più posti di lavoro di quanto avevano messo nel conto gli economisti. In base alle stime Adp, negli Usa e’ stata registrato un aumento dei posti di lavoro nei settori privati pari a 158.000 unita’ (+137.000 unita’ il consenso), mentre le richieste di sussidi di disoccupazione settimanali sono pari a 363.000 unita’, in calo di 9.000 unita’ rispetto al dato precedente. L’indice del Conference Board relativo alla fiducia dei consumatori è salito al livello massimo dal febbraio del 2008. L’indice Ism manifatturiero di ottobre si e’ attestato al 51,7% in lieve rialzo dal 51,5% di settembre e ha confermato per il secondo mese di seguito una fase di espansione. L’unica nota stonata della seduta odierna arriva ancora una volta dalla Grecia, dove la situazione appare ancora incerta. Una fonte ufficiale del governo tedesco ha dichiarato che sono ancora molte le questioni aperte prima di raggiungere un accordo sul pagamento della prossima tranche di aiuti al Paese. Nel frattempo un tribunale greco avrebbe rilevato gli estremi di “incostituzionalità” per i provvedimenti richiesti dalla troika a proposito di tagli alle pensioni e aumento di età pensionabile. Incoraggianti, invece, le parole giunte dal Fondo monetario internazionale sull’Italia. Il portavoce dell’istituto, Gerry Rice, ha fatto sapere che le riforme messe in campo dal governo Monti per la crescita e l’occupazione vanno nella direzione giusta, ma avverte che adesso è cruciale la loro attuazione.

I NUMERI DI PIAZZA AFFARI
Il contributo principale al rialzo del Ftse Mib arriva dal comparto bancario, dai titoli industriali, e dai titoli del lusso. Banca Pop.Em.Romagna ha chiuso in rialzo del 5,37%, segnando la migliore performance del listino. Seguono Mediobanca con un +3,64%, Unicredit con un +3,17%, Intesa con un +2,74%, Banca Pop. Milano con un +1,95. Banco Popolare +2,36% e Ubi Banca +1,32%. Tra gli industriali bene il difensivo Diasorin in progresso del 4,79%, e Prysmian del 3,98% a 15,43 euro, dopo che gli analisti di Ubs hanno alzato il rating da neutral a buy e il target price a 18 euro da 14. Denaro sui petroliferi che incassano anche il rialzo dei corsi del greggio: Tenaris sale del 4,09%, Eni +0,73%, in forte recupero dopo lo scivolone intraday che aveva visto il cane a sei zampe in territorio negativo per un calo di oltre un punto percentuale, e Saipem +1,21%.
Si spenge il tentativo di rimbalzo di Fiat (-0,48%) dopo 5 sedute consecutive in rosso che hanno portato il titolo del Lingotto sui minimi degli ultimi tre mesi. Fiat Industrial ha guadagnato lo 0,24%. Gli analisti hanno apprezzato la terza trimestrale della societa’.
In evidenza il settore del lusso, che ha beneficiato dei buoni dati macroeconomici cinesi sul settore manifatturiero. Ferragamo +4,47% e Luxottica +1,67%. Tod’s ha guadagnato il 3,21% a 93,15 euro, un livello che l’azione non toccava da agosto 2011 e che rappresenta il nuovo massimo dell’anno per le azioni del gruppo. Pirelli chiude in perfetta parità azzerando il tentativo di rialzo della mattina. Lo scontro tra Marco Tronchetti Provera e la famiglia Malacalza sale di tono. La famiglia genovese ha inviato a Gpi e a Marco Tronchetti Provera & C Sapa una formale comunicazione in cui ”oltre a contestare il mancato rispetto delle pattuizioni parasociali in essere” chiede ”un compendio patrimoniale di Gpi” proporzionale alla propria quota, inclusa una quota del 13% circa di Camfin.
Sul resto del listino due i casi da segnalare: Maire Technimont ha chiuso con un -8,69%, dopo essere stata sospesa dagli scambi. La stampa riporta che l’advisor Leonardo & Co starebbe lavorando ad un piano di riequilibrio finanziario della società. Danieli mette a segno un incremento del 5,76% portandosi a quota 23 euro, dopo che gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato il target price del titolo a 27 da 24 euro.

ITALIA
Cda su risultati 3° trimestre di: d’Amico, Indesit, Luxottica, Recordati.

Conference call su risultati 3° trimestre di: Indesit, Luxottica.

Danieli, assemblea ordinaria (14,00).

Iren, Cda su Edipower e gara termovalorizzatore Torino.

ROMA
Tesoro, annuncio tipologia e quantitativi Btp e Ccteu in asta il 30 ottobre.

FRANCOFORTE
Bce, M3 e prestiti a privatisettembre zona euro (10,00).

LONDRA
Stima Pil 3° trimestre (10,30).

MADRID
Risultati Banco Santander.

PARIGI
Risultati Renault.

ZURIGO
Risultati Credit Suisse.

WASHINGTON
Licenze edilizie settembre (6,00).

Beni durevoli, indice Fed Chicago settembre, nuove richieste sussidi disoccupazione settimanali (14,30).

Vendite immobiliari in corso settembre (16,00).

Tesoro offre titoli di Stato a 7 anni (19,00).

NEW YORK
Trimestrali di Apple, Amazon.com, Colgate-Palmolive.

TOKYO
Banca centrale pubblica verbali riunione di politica monetaria del l’8 e 9 agosto (1,50).

AZIONARIO ITALIA
Stacco cedola acconto dividendo di: Eni (0,54 € ad azione).

Danieli, Cda su risultati dibilancio.

ROMA
Tesoro, annuncio tipologia e quantitativi Btp e Ccteu in asta il 27 settembre.

BRUXELLES
Tesoro Belgio offre Olo scadenza 28/06/2017, cedola 3,5%; scadenza 28/09/2019, cedola 3,0%; scadenza 28/09/2021, cedola 4,25%; scadenza 28/09/2022, cedola 4,25%.

BERLINO
Tesoro offre 3,0 miliardi titoli di Stato a 12 mesi, scadenza 25/09/2013.

Indice Ifo settembre (10,00).

SAN FRANCISCO
Intervento Williams, Fed, su outlook economia (21,30).

LE CHIUSURE DELLE BORSE EUROPEE
Chiusura in forte rialzo per le borse europee, con gli investitori che esultano per il piano di acquisto di Bond annunciato oggi dal presidente della Bce Mario Draghi. A registrare i maggiori guadagni sono le borse dei paesi che saranno direttamente interessati dal programma, Italia e Spagna. La maglia rosa va a Madrid, con l’indice Ibex che sale del 4,91% a 7.862,0 punti, mentre l’Ftse Mib di Milano cresce del 4,31% a 15.780,32 punti. Volumi in crescita per un controvalore di circa 2,6 miliardi di euro. Il Cac 40 di Parigi segna +3,06% a 3.509,88 punti, il Dax di Francoforte sale del 2,91% a 7.167,33 punti, l’Ftse 100 di Londra avanza del 2,11% a 5.777,34 punti. Ad aggiungere ulteriore ottimismo oggi è arrivato anche il dato macro positivo da oltreoceano, sul mercato del lavoro Usa, che ha avuto immediate ripercussioni sull’andamento di Wall Street, dove i tre indici – alle 18.30 italiane – fanno segnare rialzi di poco inferiori ai due punti percentuali.

IL COLPO DI BAZOOKA DI DRAGHI
Il discorso di Draghi è iniziato con un riferimento al tasso di inflazione atteso in Europa, che secondo le stime del numero uno della Bce si attesterà poco sopra il 2%, in un contesto di persistente debolezza per l’economia reale, compresa quella dei sedicenti paesi “virtuosi”. Il riferimento all’inflazione è servito a ribadire che la Bce ha intenzione di agire all’interno del suo mandato, che consiste nel garantire stabilità. Subito dopo Draghi ha spiegato il piano che prevede l’acquisto illimitato di bond degli Stati dell’Eurozona con scadenza da 1 a 3 anni, il cosiddetto OTM (Outright Monetary Transactions). L’acquisto farà seguito alla richiesta del Paese coinvolto, che in questo modo si impegnerà ad aderire ad un programma del fondo EFSF/ESM secondo il principio della “condizionalità”, dopodiché la Bce interverrà decidendo se mantenerlo o sospenderlo a stabilità finanziaria raggiunta, o qualora il paese interessato non rispettasse gli impegni sottoscritti. Gli acquisti da parte della Bce verranno comunicati settimanalmente. Lo scopo di questo piano, ha più volte ripetuto il Presidente, è quello “di ripristinare l’unità della politica monetaria europea”. L’Euro è irreversibile, ha più volte sottolineato Draghi, e l’effetto si è fatto sentire forte e chiaro sullo spread Btp/bund, che è affondato a 376 punti base. In serata è stato reso noto che Jens Weidmann, il presidente della Bundesbank e membro del consiglio direttivo della Bce, ha espresso il suo voto contrario al piano sostenendo che gli acquisti di bond sono da considerare una forma di finanziamento monetario che lo statuto della Bce vieta espressamente.

I NUMERI DI PIAZZA AFFARI
Al termine di una giornata epica nel corso della quale l’indice Ftse Mib non è mai sceso sotto quota 15.141 punti, Piazza Affari ha innescato il turbo subito dopo il discorso di Draghi incrementando i rialzi della mattinata e chiudendo con un solido +4,31% a 15.780,32 punti. La vertiginosa discesa dello spread ha fatto volare i titoli bancari: Popolare di Milano ha guadagnato l’11,14% a 0,475 euro, Banca Pop.EmRom. il 9,96% a 4,99 euro, Unicredit il 7,90% a 3,498 euro, Ubi Banca il 9,17% a 3,024 euro, MontePaschi il 5,31% a 0,238 euro, Intesa SanPaolo il 5,95% a 1,336 euro, Mediobanca il 5,99% a 4,208 euro. Performance brillante anche per Impregilo (+6,17% a 2,994 euro) in scia alla promozione da parte di Intermonte. Denaro anche sui due colossi pubblici dell’energia: Eni ha guadagnato il 3,81% a 17,69 euro, Enel è avanzata del 3,32% a 2,742 euro. In controtendenza fin dai primi scambi della mattinata Luxottica che ha chiuso con un ribasso del 4,79% a 28 euro. Ieri Leonardo del Vecchio, patron dell’azienda, ha deciso di cedere una parte del suo pacchetto pari al 7%. L’operazione è stata avviata ieri dalla holding Delfin attraverso un canale riservato ad investitori istituzionali. In evidenza anche Generali (+6,18% a 12,19 euro), in seguito all’accordo per la cessione, entro il mese di ottobre, dell’intera partecipazione del 70% in Migdal a Eliahu Insurance a un prezzo di 705 milioni di euro, con un premio implicito di circa il 23% rispetto al prezzo di mercato del 5 settembre. Fuori dal paniere principale si arresta bruscamente la corsa di Rcs (-15,72%).

FOCUS SU TREVI E DANIELI
Buone notizie in arrivo per due small caps, Trevi Finanziaria (+1,92% a 4,986 euro) e Danieli (19,47 +2,96%). Trevi, società di Cesena specializzata nei servizi di ingegneria del sottosuolo, ha acquisito commesse per circa 37 milioni di euro per la realizzazione della metropolitana di Bangkok e per altri lavori di ingegneria del sottosuolo in America Latina. Nomura ha alzato il target price da 5 a 6,2 euro. Per quanto riguarda Danieli, gruppo di punta nella costruzione e installazione di impianti per l’industria siderurgica in tutto il mondo, Exane ha alzato il target price a 27 euro da 24 euro. Gli esperti segnalano che la crescita del portafoglio ordini e’ ad un punto di svolta. In particolare, secondo le stime della banca d’affari, l’azienda dovrebbe registrare un forte aumento dei contratti nel 2013 (+30%). La visibilita’ infatti e’ ulterioramente aumentata grazie ai 500 mln di euro di contratti vinti dal gruppo, ma non ancora registrati nel portafoglio ordini.

COMMODITIES
Alle 18.30 ora italiana il greggio wti sale a 96,85 dollari il barile. Oggi lEnergy Information Administration ha comunicato che nella settimana chiusa lo scorso 31 agosto le scorte di petrolio negli USA sono diminuite di 7,426 milioni di barili, in calo rispetto alle attese degli analisti che aspettavano una diminuzione pari a 5,325 milioni di barili. Sale anche l’oro, che si porta a 1.707 dollari l’oncia.

Le borse europee chiudono in positivo una giornata nervosa, proprio alla vigilia dell’atteso vertice dell’Eurogruppo, nonostante la raffica di notizie e dati macro deludenti arrivati in giornata, dall’asta dei bond spagnoli, ai dati provenienti dagli Usa su sussidi disoccupazione, superindice e vendite case. Il Dipartimento del Lavoro USA ha comunicato che le richieste settimanali di disoccupazione si sono attestate a 386 mila unita’, in forte rialzo rispetto alla settimana precedente (352 mila cifra rivista). Il dato e’ comunque peggiore delle attese degli analisti, fissate su un numero di richieste pari a 365 mila unità. La Federal Reserve di Philadelphia ha reso noto che il proprio indice, che monitora l’andamento dell’attivita’ manifatturiera dell’area di Philadelphia, e’ salito, nel mese di luglio, da -16,6 a -12,9 punti, risultando comunque peggiore delle attese degli analisti che si aspettavano un rialzo dell’indice a -8 punti. Sul fronte del mercato immobiliare, infine, la National Association of Realtors ha comunicato oggi che le vendite di case esistenti sono calate a giugno del 5,4% a 4,37 milioni di unità. Gli economisti avevano atteso un aumento a 4,65 milioni di unità. Il dato di maggio è stato rivisto al rialzo, da 4,55 milioni a 4,62 milioni di unità.
La spiegazione prevalente circa i rialzi odierni è che i mercati stiano scommettendo su nuove misure di stimolo da parte della Fed. Da registrare anche il fatto che oggi le borse europee sono tornate positive dopo le voci secondo cui l’Efsf sarebbe disponibile a concedere prestiti alla Spagna anche per l’acquisto di titoli del debito pubblico. Alla fine, Londra chiude in rialzo dello 0,5% a 5.714,19 punti, il Dax di Francoforte cresce dell’1,1% a 6.758,39 a punti, mentre il Cac40 di Parigi guadagna lo 0,87% a 3.263,64 punti. L’Ibex di Madrid sale dello 0,63%. A fine giornata il Ftse Mib si è fermato a 13.666 punti, con un incremento dello 0,53%, dopo aver toccato un massimo a 13.698 e un minimo a 13.495 punti. L’indice AllShare ha guadagnato lo 0,55%, il MidCap il 2,63%. Volumi per un controvalore di circa 1,2 miliardi di euro. Sul fronte dello spread, il differenziale sul decennale Btp/Bund e’ restato intorno ai livelli di ieri (476 punti base). Nel frattempo Fitch ha confermato il rating a lungo termine dell’Italia ad A- con outlook negativo. Nel prendere la decisione, spiega il comunicato diffuso dall’agenzia, “Fitch ha cercato di guardare oltre le attuali condizioni economiche e finanziarie e di tenere in conto le recenti riforme strutturali che guardano al futuro e che intendono rilanciare il potenziale di crescita”.
La notizia della giornata è il crollo di Telecom Italia che ha lasciato sul parterre il 7,06% a 0,691 euro pagando le notizie in arrivo dal Sud America. Anatel, l’authority brasiliana delle telecomunicazioni, ha deciso di bloccare la vendita dei nuovi piani tariffari delle tre maggiori società di telefonia mobile che operano nel Paese: Tim Brasil, controllata di Telecom Italia, Oi e Claro. Le prese di beneficio hanno penalizzato Autogrill che cede il 3,70%. Lettera anche su Diasorin (-2,36% a 22,35). Positivo il comparto bancario: Popolare di Milano guadagna il 4,30% a 0,342 euro, nella giornata in cui il Credito Valtellinese ha definito prive di “qualsiasi fondamento” le indiscrezioni stampa su un progetto di fusione con l’istituto milanese. Banco Popolare guadagna il 3,60% a 0,936 euro, Unicredit il 2,66% a 2,626 euro, Montepaschi lo 0,47% a 0,172 euro, Intesa SanPaolo lo 0,65% a 1,003 euro. Bene anche Ubi Banca (+1,89% a 2,262 euro) dopo aver annunciato una revisione della struttura organizzativa. Denaro anche su Fiat Industrial con un progresso del 2,77% mentre maglia rosa del listino principale oggi è Buzzi Unicem con un balzo superiore al 6% sulla scia delle buone notizie per il settore a livello europeo. Bene Finmeccanica (+0,82% a 2,958 euro) che ha sottoscritto contratti con il Governo israeliano per un valore pari a circa 850 milioni di dollari. Sul resto del listino Fonsai accusa un tonfo del 41% mentre il diritto rimbalza di oltre il 20%. Unipol cede il 9% mentre il diritto lascia sul terreno il 57%. Bene anche Tenaris (+2,08%), Prysmian (+2,2%) e, fuori dal paniere principale, Danieli (+6,11%).
Il petrolio wti si è impennato a 92,29 dollari il barile con un incremento superiore ai due punti percentuali l’oro sale q 1.581 dollari l’oncia, l’euro si ferma a 1,23 sul dollaro.
Per la seduta di domani non si segnalano aggiornamenti macro di rilievo in America, dove l’attenzione sarà catalizzata dalla trimestrale di General Electric che dovrebbe consegnare un utile per azione di 0,37 dollari. I tre indici di Wall Street chiudono in territorio positivo con il Dow Jones che si porta a ridosso di quota 13.000 punti.

Mentre il Regno Unito è impegnato a festeggiare il genetliaco della regina, con la borsa di Londra chiusa e i ribassisti a corto di artiglieria pesante, le borse europee, ad eccezione di Francoforte, chiudono in territorio positivo una giornata volatile e con bassi volumi. Il Dax di Francoforte perde l’1,19% a 5.978,23 punti. Forte rialzo per Madrid dove l’Ibex sale del 2,88%. A Parigi il Cac 40 cresce di un timido 0,14% a 2.954,49 punti, mentre a Milano il Ftse Mib segna +1,19% a 12.891,96 punti, al di sotto del massimo intraday a quota 13.044 segnato nel primo pomeriggio. Cala lo spread Btp-Bund, sceso sotto i 450 punti, scende a 1,4 miliardi il controvalore degli scambi. Dopo un avvio in rosso, Piazza Affari ha invertito rotta sostenuta dal rimbalzo del comparto bancario dopo che si sono diffusi i rumors secondo cui Bce e Ue sarebbero al lavoro per definire un piano in quattro punti: riforme strutturali, politica di bilancio integrata, unione bancaria, e unione politica. Sui mercati europei c’e’ attesa per le mosse di Bce e Federal Reserve, che si riuniranno in settimana. Nel frattempo si moltiplicano le voci per un prossimo varo del QE III da parte del Fomc, mentre corrono anche voci relative a un imminente LTRO III da parte dell’Eurotower. Voci, finora, niente di più. Il mercato guarda piuttosto alla possibilità di un piano di salvataggio per la Spagna e in generale a misure convincenti per contrastare la crisi del debito in Europa. Risuona ancora il monito minaccioso del finanziere quantistico George Soros, che ha fissato in tre mesi la scadenza utile affinché l’Europa concordi una soluzione credibile ai problemi dell’Eurozona. Nel frattempo il Portogallo ha ottenuto il primo via libera dalla Troika per l’erogazione della tranche da 4,1 miliardi di euro del piano di aiuti. Il ministro delle Finanze, Vitor Gaspar, assicura che il Paese andrà avanti con l’aggiustamento fiscale e le riforme strutturali, unico modo per “essere sicuri” della solidarietà dei partner internazionali. La conclusione della quarta revisione del piano di aiuti da 79 miliardi di euro del Portogallo da parte della Troika è positiva e fotografa un Paese in cui la crescita nel 2012 potrebbe raggiungere “l’ambizioso target sul deficit” al 4,5% del Pil per l’anno in corso.
Oggi a Piazza Affari acquisti consistenti su tutto il comparto bancario: Intesa SanPaolo ha guadagnato il 5,76% a 1,055 euro, Ubi Banca il 4,80% a 2,358 euro, Banco Popolare il 5% a 0,945 euro, Unicredit il 4,48% a 2,61 euro, Popolare di Milano il 3,51% a 0,324 euro, Monte dei Paschi il 2,07% a 0,202 euro. Ben comprate sia Generali (+2,24% a 8,68 euro) che Mediobanca (+2,33% a 2,99 euro) dopo che il Cda del Leone ha sfiduciato l’ormai ex Ceo Group, Giovanni Perissinotto. Nel settore delle costruzioni Impregilo ha guadagnato lo 0,88% a 3,224 euro dopo aver fatto sapere di aver ricevuto il pagamento per il trasferimento del termovalorizzatore di Acerra per un totale di circa 355,55 milioni di euro. Male buona parte del comparto industriale e di quello del lusso: Ferragamo ha ceduto il 3,72% a 15 euro, Fiat Industrial il 2,89% a 7,57 euro, Pirelli l’1,82% a 7,565 euro, Luxottica l’1,28% a 24,77 euro, Prysmian -1% a 10,9 euro. Vanno male anche i petroliferi, dopo che il greggio in mattinata è sceso fino a quota 81 dollari il barile: Eni lima le perdite e chiude a 15,36 euro, Saipem perde un punto percentuale e si porta a 29,70 euro, Tenaris (-0,74%) chiude a 12,10 euro.
Tra i titoli a media capitalizzazione da segnalare Danieli: oggi il Gruppo Danieli ha formalizzato l’acquisizione dello stabilimento siderurgico di Sisak in Croazia. Il valore dell’investimento si aggira sui 25 milioni di euro. “Lo stabilimento di Sisak – si apprende in una nota – ha una capacità produttiva di 500 mila tonnellate/anno di acciaio ed è situato a 50 km a sud di Zagabria in una posizione strategica sia per quanto riguarda i collegamenti con la rete autostradale e ferroviaria e con il porto di Rijeka, sia per gli allacciamenti alla rete energetica”.
Alle 18.15 italiane il petrolio wti risale a 83,31 dollari il barile, l’oro scende a 1.616 dollari l’oncia, il cross euro/dollaro vede la moneta unica recuperare a 1,2491. I tre indici USA viaggiano invece in rosso, dopo l’ennesimo dato macro arrivato oggi alle 16.00: il dipartimento del Commercio ha riportato che gli ordini all’industria nel mese di aprile sono calati dello 0,6%. Gli analisti aspettavano un incremento dello 0,1%.

DIVIDENDI ITALIA
* Stacco cedola dividendo di: Amplifon, Beni Stabili, Credito Emiliano, Esprinet, Piaggio, Vittoria Assicurazioni.

CDA ITALIA
* su risultati 1° trimestre di: Acotel, Aedes, Alerion, Mondadori, Ascopiave, Banca Carige, Bastogi, Biancamano, Biesse, Boero Bartolomeo, Bolzoni, Brembo, Brioschi, Buongiorno, Ciccolella, Cobra, Cogeme S&t, Csp, Datalogic, Esprinet, Eurotech, Exprivia, Falck Renewables, Gas Plus, Gefran, Gruppo Ceramiche Ricchetti, Impregilo, Intek, Iren, Kme, Landi Renzo, Meridiana Fly, Meridie, Molmed, Mondo TV, Nova Re, Olidata, Pierrel, Premafin, Premuda, Ratti, Rcs MediaGroup, Rosss, Salvatore Ferragamo, Saras (comunicato domani mattina), Sat, Servizi Italia, S.S.Lazio, Tamburi, Trevi Group, Ubi Banca, Zucchi.

* Cda su risultati 3° trimestre di: Danieli, Digital Bros.

* Conference call su risultati 1°trimestre di: Buongiorno (18,30), Mondadori, Ferragamo (18,30), Fiera Milano, Gas Plus, Iren.

ROMA
* Tesoro offre 2,5-3,5 miliardi quinta tranche Btp scadenza 01/03/2015, cedola 2,5%; 1,0-1,75 miliardi seguenti Btp non più in corso di emissione: 13.ma tranche scadenza01/03/2020, cedola 4,25%; 13.ma tranche scadenza 01/03/2022, cedola 5%; 16.ma tranche scadenza 01703/2025, cedola 5%.

* Istat, dato finale prezzi al consumo aprile (10,00).

BRUXELLES
* Riunione Eurogruppo (17,00).

* Produzione industriale a marzo Eurozona (11,00).

FRANCOFORTE
* Tesoro Germania offre 4 miliardi titoli di Stato ‘Bubill’ a 6 mesi.

BERLINO
* Prezzi all’ingrosso aprile (8,00).

MADRID
* Tesoro offre titoli di Stato a 12 e a 18 mesi.

PARIGI
* Tesoro offre titoli di stato a breve termine (BTF).

WASHINGTON
* Tesoro offre titoli di stato a 13 e a 26 settimane (17,30).