LE CHIUSURE
Le borse europee chiudono in ordine sparso una seduta caratterizzata da alta volatilità e volumi ridotti. A Londra il Ftse 100 registra un lieve incremento, +0,05%, il Cac40 di Parigi segna +0,37%, il Dax di Francoforte -0,5%. Madrid ha perso lo 0,33%. Milano chiude in ribasso per il terzo giorno consecutivo, ma in forte recupero rispetto al minimo intraday che ha toccato quota 15.200: indice Ftse Mib -0,17% a 15.453 punti. La peggiore piazza europea è Atene, che ha perso il 2,87%. con l’Indice Athex a 822,72 punti affondata dai titoli bancari.
Sul mercato valutario l’euro si svaluta nei confronti del dollaro a 1,292 da 1,294 della chiusura di ieri sera. Il rendimento del Btp decennale è in calo di 11 punti base a 4,58%, nuovo minimo dal febbraio 2011, lo spread si chiude a quota 321 punti base.
L’oro torna a cedere l’1,4% a 1.717 dollari l’oncia, il petrolio wti torna a 86 dollari il barile con un ribasso dell’1,6%, sui timori di una recessione legata all’incombere del fiscal cliff, spiega un operatore intervistato da Bloomberg.
GRECIA, SPAGNA, FISCAL CLIFF
I motivi di incertezza sono i tre soliti noti: la Grecia innanzi tutto, che lunedì potrebbe annunciare il piano di buyback e offrire tra 28 e 30 centesimi di euro agli obbligazionisti per riacquistare i bond ellenici, ma i dettagli sull’accordo sono ancora scarsi e la mancanza di chiarezza si traduce in preoccupazione. Da Madrid, affermano funzionari del Fmi, nonostante il via libera dell’Unione europea al piano di ristrutturazione degli istituti di credito spagnoli, si attende una richiesta formale di aiuti giusto il principio di condizionalità enunciato da Mario Draghi l’estate scorsa. Infine il fiscal cliff, con il presidente Obama che oggi è stato attaccato duramente per non esercitare un ruolo attivo nelle trattative, mentre il leader della maggioranza in Senato, Harry Reid, ha parlato di ”stallo” nelle negoziazioni. “Se in Europa il mood sembra essersi disteso, considerando il rally dei Btp, le tensioni oggi sembrano provenire dagli USA con il tema fiscale che rimane al centro dell’attenzione degli operatori”, ha dichiarato Vincenzo Longo, Market Strategist di IG.
Sul fronte macro dagli USA le vendite di nuove unita’ abitative negli Stati Uniti sono calate ad ottobre dello 0,3% attestandosi a 368.000 unita’ a fronte del consenso a 386.000.
I NUMERI DI PIAZZA AFFARI
Fra le blue chip milanesi la discesa più marcata è stata quella del Banco Popolare che ha perso il 4% dopo l’avvertimento di Moody’s che ha messo il rating in osservazione per un possibile downgrade a livello junk. Tra i bancari MontePaschi ha perso il 2,1%, Unicredit l’1,77%, Intesa lo 0,8%. Popolare Milano in rialzo dell’1,2%.
Tra gli assicurativi, Generali ha guadagnato lo 0,1%, mentre nel risparmio gestito è scesa Azimut, in calo del 2,2%. A ottobre il risparmio gestito in Italia ha registrato deflussi per 1,9 miliardi di euro. Fra i titoli industriali StM, in forte calo nei primi scambi, ha recuperato riducendo la perdita a -0,7%. Finmeccanica -1%.
Fiat ha perse lo 0,2%: oggi la Casa torinese presenterà al Salone di Los Angeles la nuova 500 elettrica, una tecnologia nella quale Marchionne palesemente non crede, ma che il gruppo Fiat-Chrysler deve sviluppare in ossequio agli accordi con la Casa Bianca. Per ogni 500 elettrica venduta, Fiat prevede di perdere 14mila dollari. Fiat Industrial -2%, Pirelli +2,2%.
Luxottica +0,35% a 31,16 euro. Il gruppo guidato da Leonardo Del Vecchio ha rilevato il 36% di Salmoiraghi & Vigano’, catena di occhiali italiana. Gli analisti di Mediobanca considerano l’operazione poco significativa a livello finanziario e sul fronte strategico non credono possa portare ad un cambio della strategia della societa’ in Europa.