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E’ uno schema di gioco interessante, può servire da modulo per una forma di trading news-sensitive, se così si può dire. Niente medie mobili, niente oscillatori, niente grafici. Il mercato si ferma in attesa del discorso di Draghi, dopo un rialzo che segnala l’aspettativa di un taglio dei tassi da parte della Bce. Magari una sforbiciata classica dello 0,25%, che non è poco di questi tempi in Eurolandia. Come ampiamente previsto il taglio non arriva. Ci sono timori di spinte inflazionistiche, si vocifera, e come nel caso dei ventriloqui non si capisce chi stia parlando. Draghi o Angela Merkel che da anni è in campagna elettorale con le elezioni che arriveranno il prossimo settembre? Il tutto, magari, bypassato dall’umbratile Jens Weidmann, il principale azionista della Bce, pardon: il presidente della Banca centrale tedesca. Draghi sistema il microfono, si siede e inizia a parlare. Dopo qualche minuto arrivano i primi scricchiolii, pare che la parola “inflazione” faccia scattare automaticamente le prime prese di beneficio. Sono le 14.35. Poi iniziano le previsioni cupe sul Pil di Eurolandia, che a rigore, ammesso che il principio di non contraddizione abbia ancora un qualche valore, è in flagrante contrasto con i timori di nuove spinte inflazionistiche. Poi, ancora , il pezzo da novanta: la Banca centrale europea continuerà ad avere una politica “accomodante”, eufemismo che alla Federal Reserve significa l’intenzione di tenere ancora sciolti i cordoni della borsa con politiche di allentamento quantitativo o con tassi prossimi allo zero. Evidentemente Mario Draghi ha cambiato il vocabolario dei banchieri centrali: quando parla di politica monetaria “accomodante” si riferisce ai comodi di Merkel e Weidmann.

Stocks in Asia mostly advanced Wednesday as U.S. economic data and comments from Federal Reserve chief Ben Bernanke lifted the mood in global markets.
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“Italy is headed to new elections within six months as election results make Italy ungovernable. It is political, economic and financial chaos,” Nouriel Roubini tweeted Tuesday.
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ITALIA
Ansaldo, Cda su risultati preliminari di bilancio; segue conference call (17,30).

Piquadro, Cda su risultati 3° trimestre.

BRUXELLES
Riunione Eurogruppo.

FRIBURGO
Intervento Jens Weidmann (17,00).

PARIGI
Produzione industriale dicembre (8,45).

Tesoro offre titoli di Stato a breve termine (14,50).

WASHINGTON
Atteso intervento Yellen, vice presidente Fed (19,00).

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Un’analisi statistica sui mercati azionari che parte dal 1928. Utile per verificare se l’effetto gennaio, secondo cui un inizio d’anno all’insegna del toro si traduce in un rally prolungato per tutto l’anno, abbia un fondamento o sia pura leggenda.
(vai all’articolo su businessinsider.com)

TOKYO
Leading indicator dicembre (6,00).

ITALIA
Cda su risultati preliminari di bilancio di: Sorin, Telecom Italia Media.

Montepaschi, conference call (9,30).

ROMA
Tesoro, annuncio quantitativi Bot in asta il 12 febbraio.

Banca d’Italia, comunicato su posizione banche Italia con Bce a fine gennaio.

FRANCOFORTE
Bce, riunione Consiglio; annuncio tassi.

BRUXELLES
Inizia riunione Consiglio Ue; termina domani.

BERLINO
Produzione industriale dicembre (12,00).

LONDRA
Banca centrale, termina riunione di politica monetaria; annuncio tassi.

Produzione industriale e bilancia commerciale dicembre (10,30).

MADRID
Produzione industriale dicembre (9,00).

Tesoro offre 3,5-4,5 miliardi titoli di Stato scadenza 2015, 2018 e 2029.

PARIGI
Bilancia commerciale dicembre (8,45).

Tesoro offre 7-8 mld seguenti Oat: scadenza ottobre 2020 cedola2,5%, scadenza ottobre 2022 cedola 2,25%, ottobre 2027 cedola 2,75%.

ST.LOUIS
Intervento Stein, Fed (15,30).

WASHINGTON
Nuove richieste sussidi disoccupazione settimanali (14,30).

NEW YORK
Risultati Cigna, Spring-Nextel.

CHICAGO
Intervento Evans, Fed (14,40).

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(vai al report su businessinsider.com)

stock-exchange-trader

Con l’indice S&P 500 vicino ai massimi del 2007, gli analisti di Bank of America iniziano a parlare di “grande rotazione”, una massiccia fuga di capitali dal mondo delle obbligazioni e dei cosiddetti porti sicuri all’azionario. Gli ultimi dati macro arrivati dagli USA sembrano suggerire un’accelerazione imprevista dell’economia reale che dovrebbe sostenere ulteriormente i corsi. Basti vedere l’andamento della giornata odierna: dopo un avvio di seduta in rosso il market mover numero uno e’ stato il dato sull’occupazione. Negli USA le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione sono scese a 330.000 unita’, in calo di 5.000, contro un consensus di 360 mila. Nella speranza che i falchi della Federal Reserve non spengano bruscamente la stampante di Bernanke. Il prossimo Fomc è imminente (28 – 29 gennaio).
Tutti i dettagli in questo articolo di Matthew Boesler apparso su businessinsider.com

Volatility Index

Più che dalla mano invisibile di smithiana memoria, il rally in corso sui mercati azionari sembra dipendere in gran parte dal dito del presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, che resta incollato alla stampante della Banca centrale USA. In un momento in cui le misure di allentamento quantitativo diventano la norma, a livello globale, l’immane massa di liquidità in circolazione continua a riversarsi sulle azioni rendendo gli investitori sordi ai campanelli di allarme che continuano ad arrivare dall’economia reale, con l’Europa zoppicante e l’economia a stelle e strisce ancora in chiaroscuro, stando agli ultimi dati macro arrivati in settimana. Sulla possibilità di una prosecuzione del rally borsistico si dimostra assai scettico Lance Roberts, analista che scrive su PragCap. Segnaliamo questo interessante intervento online corredato da una serie di grafici che parlano da soli.

I future sulle Borse europee anticipano un avvio di seduta poco mosso dopo il rally messo a segno ieri.
Stamattina le Borse asiatiche sono toniche: Tokio ha chiuso in guadagno del 2,6%, Shanghai +1,1%, con il Pil cinese in crescita del 7,8% nel 2012 sostenuto soprattutto dalla domanda interna. Hong Kong +0,9%, Seul +0,6%, Bombay +0,5%.
L’euro prosegue nel rafforzamento contro tutte le principali valute. In avvio di giornata il cross euro dollaro è fissato a 1,338 da 1,337 di ieri sera. La moneta unica fa segnare nuovi record di periodo contro Franco Svizzero e Yen.
In crescita i prezzi del petrolio in seguito all’acuirsi delle tensioni geopolitiche in Mali e in Algeria. Brent +0,6% a 111,2 dollari e Wti +1,4% a 95,5 dollari sui massimi da metà settembre. Le incertezze del quadro geopolitico spingono l’oro fino a 1.690 dollari l’oncia.
Oggi non sono in agenda emissioni di titoli periferici della zona euro. Italia, Portogallo, Irlanda e Spagna hanno superato a pieni voti il primo ostacolo del 2013 e ciò ha determinato una ulteriore forte contrazione dei differenziali. Lo spread decennale Btp/Bund riparte da quota 258 per un rendimento del Btp 10 anni al 4,19%.
Poco prima delle 16 italiane arriva invece da oltreocaeno il dato sull’indice di fiducia dei consumatori diffuso dall’Università del Michigan, atteso in crescita rispetto ai 72,9 punti precedenti.