Archivio per la categoria ‘Petrolio’

Trevi ha aperto in gap up con un +2,2% a 5,36 euro. Il gruppo di impiantistica specializzato nelle trivellazioni e nelle costruzioni nel sottosuolo, attraverso la controllata attiva in ambito petrolifero, ha siglato con Ypf Argentina il rinnovo di contratti per 100 milioni di dollari.Si tratta di tre commesse della durata di tre anni ciascuno relativi alla fornitura di servizi di perforazione che godono dell’opzione di rinnovo per ulteriori due anni. Target price in fase di revisione.

ENI
Ieri l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, ha risposto alla lettera del fondo americano Knight Vinke, che chiedeva lo spin-off da Saipem. Come già affermato qualche giorno fa in occasione dei risultati, Scaroni ha ribadito che la revisione dell’investimento in Saipem non è al momento una priorità. La proposta di Vinke è che Eni si liberi di Saipem assegnando ai suoi azionisti le azioni Saipem che possiede (poco meno del 43% del capitale). Qualora la scissione andasse in porto Eni deconsoliderebbe circa 4,3 mld eu di debito di Saipem. Più complessa la situazione per Saipem, che dovrebbe procedere a un aumento di capitale per riequilibrare la struttura finanziaria. La maggior parte degli analisti ritiene che le probabilità di una separazione di Saipem da Eni siano basse, almeno nel breve periodo.

LUXOTTICA
Non si arresta la corsa di Luxottica che stamani apre in rialzo dell’1,7% a 36,24 euro, sui nuovi massimi storici. Ieri sera il primo produttore mondiale di occhiali ha comunicato di aver chiuso il 2012 con ricavi a 7.086 milioni del 2011 a 6.222 milioni, l’utile operativo è aumentato a 982 (+21,7%) mentre quello ‘adjusted’ ha superato il miliardo di euro (1.004 milioni, +22,3%). L’utile netto contabile si è assestato a 542 milioni (+19,8%), quello ‘adjusted’ è salito del 24,4% a 567 milioni. Il ceo Andrea Guerra ha aggiunto: ”L’avvio del 2013 è stato positivo e guardiamo con fiducia ai prossimi mesi’. L’indebitamento netto al 31 dicembre 2012 è sceso a 1.662 milioni dai 2.032 milioni di euro a fine 2011, riducendo il rapporto tra debito netto e Ebitda ‘adjusted’ a 1,2 volte rispetto alle 1,8 volte di fine 2011. La crescita dell’utile netto consolidato ha permesso, in presenza di un pay-out stabile al 50%, di aumentare il dividendo del 18,4% a 0,58 euro. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,58 euro per azione ordinaria.

PRYSMIAN
Anche Prysmian prosegue il rally, partendo con un rialzo dell’1,4% che la spedisce a 16,95 euro. Dopo i buoni risultati di ieri sono fioccate le promozioni. Goldman Sachs ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo a 22,5 euro dai 21,6 precedenti. Per Cheuvreux il titolo vale 18 euro dai 16 euro precedenti.
Infine gli analisti di Mediobanca hanno alzato la raccomandazione a “Outperform” da “Neutral”: il target price sale a 19,0 euro da 16,2 euro. Il broker si aspetta che la società riceverà importanti commesse dai progetti dell’eolico offshore. Ricordiamo che il titolo ieri ha toccato i massimi dal 2008, negli ultimi 6 mesi ha guadagnato il 26%.

Tenaris la società italiana leader nella fornitura di tubi senza saldatura e servizi per l’industria petrolifera, ha comunicato in mattinata di aver chiuso il quarto trimestre 2012 con un calo del 18% anno su anno dell’utile netto a 350,3 milioni di dollari, molto al di sotto della media delle stime Reuters che era pari a circa 450 milioni. Va un po’ meglio delle aspettative l’Ebitda, salito a 733 milioni di dollari (+3% anno su anno). Ricavi a 2,75 miliardi di dollari, piatti sul livello di un anno prima e leggermente sotto le aspettative. Meglio delle aspettative la redditività, com l’Ebitda margin sceso al 26,6% da 27,1% del terzo trimestre mentre il consensus si aspettava un calo più marcato a 25,8%.
Il Cda proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo annuale pari a 0,43 dollari per azione inclusivo della cedola per 0,13 dollari già distribuita lo scorso novembre. Per quanto riguarda quest’anno, Tenaris dice di attendersi una crescita moderata delle vendite e un Ebitda stabile.

Ci vorrà del tempo prima che Saipem recuperi la fiducia che ha perduto presso gli investitori, dopo le vicende giudiziarie che hanno portato alle dimissioni dell’ad Franco Tali e che hanno finito per coinvolgere il numero uno di Eni, Paolo Scaroni. Nel frattempo il comunicato atteso per oggi fissa alcuni paletti: all’Assemblea è stato proposto un dividendo di 0,68 euro per azione ordinaria (contro lo 0,70 pagato nel 2012).
(vai al comunicato Saipem per i dettagli)
Sulle potenzialità che Saipem potrebbe esprimere sul mercato azionario consigliamo la lettura dell’analisi di Fabio Troglia

Due notizie riportate oggi dal quotidiano La Repubblica evidenziano alcuni aggiornamenti relativi al caso Eni – Saipem. Apparteneva a BlackRock la quota del 2,3% di Saipem che fu collocata sul mercato il 28 gennaio per un ammontare di circa 315 milioni di euro, poche ore prima che la controllata di Eni lanciasse il profit warning che avrebbe determinato il crollo di oltre il 30% il giorno seguente. (per i dettagli vai all’articolo su Repubblica). A voler usare un eufemismo si potrebbe parlare di rotazione settoriale: mentre il gigante dei fondi di investimento USA scaricava Saipem entrava con un massiccio 5% nel capitale di Unicredit.
La seconda notizia riguarda un’ipotesi che in molti avevano profilato da giorni: pare che l’ad di Eni Paolo Scaroni abbia intenzione di scaricare Saipem, e cedere al migliore offerente il controllo della società, di cui Eni è azionista di maggioranza per il 43,9%. (il link all’approfondimento su Repubblica).
Nel frattempo gli investitori aspettano di leggere il comunicato che Saipem diramerà domani: bilancio consolidato preconsuntivo al 31 dicembre 2012 e indicazioni sul dividendo 2013. Eni replica giovedì 14 con lo stesso programma.

CINA, HONG KONG, MALESIA, SINGAPORE, TAIWAN
Mercati chiusi per festività.

ITALIA
Cda su risultati 4° trimestre di: Reno De Medici, Sabaf.

Cda su risultati preliminari di bilancio di: Lottomatica, Recordati.

ROMA
Tesoro offre 8,5 miliardi Bot a 12 mesi (365 gg).

BRUXELLES
Riunione Ecofin.

FRANCOFORTE
Risultati Thyssenkrupp.

LONDRA
Prezzi al consumo e prezzi alla produzione gennaio (10,30).

Risultati Barclays.

MADRID
Tesoro offre titoli di Stato a 6 e a 12 mesi.

PARIGI
Partite correnti dicembre (8,45).

WASHINGTON
Intervento annuale di Obama sullo Stato dell’Unione.

Tesoro offre titoli di Stato a 3 anni (19,00).

NEW YORK
Risultati Goodyear, Coca Cola, Western Union.

STANFORD
Intervento Plosser, Fed Filadelfia (2,00).

scarabeo6

Nel corso della conference call del 7 febbraio, l’ad di Saipem Umberto Vergine ha spiegato agli analisti di intravedere segnali di recupero della redditività aggiungendo che non ci sono ragioni sufficienti per rivedere le indicazioni sul 2013 fornite solo giorni fa. Il nuovo manager di Saipem ha sostituito Pietro Franco Tali, che si è dimesso in seguito al coinvolgimento nell’indagine sulla presunta corruzione in Algeria. Milanfinanza in un articolo online riporta che una parte della presunta tangente da oltre 197 milioni di euro pagata dal gruppo Eni, di cui Saipem è una controllata, relativa agli appalti in Algeria sarebbe rientrata in Italia. Vergine ha comunque dichiarato di non aspettarsi perdite sui progetti in corso, e non vede ragione per accantonare risorse a fronte di eventuali problemi in Algeria. Secondo notizie riportate dalla stampa specializzata del settore, Saipem sarebbe in pole position per vincere una gara da 1,5 miliardi di dollari ad Abu Dhabi: si tratta di lavori nell’off shore nel campo di Umm al Lulu. La società avrebbe presentato il 28 di gennaio un’offerta di 300 milioni di euro più bassa degli altri soggetti partecipanti.
Prossimo appuntamento importante per gli azionisti di Saipem il 13 febbraio: bilancio consolidato preconsuntivo al 31 dicembre 2012, e indicazioni relative al dividendo.

ITALIA
Cda su risultati preliminari di bilancio di: Terna, Yoox (ricavi netti).

Mps, cda su perdite derivati

BRUXELLES
Risultati Arcelor-Mittal.

BERLINO
Ordini all’industria dicembre (12,00).

Tesoro offre 4,0 miliardi Bobl a 5 anni, scadenza 23/02/2018.

LONDRA
Banca centrale, inizia riunione di politica monetaria; termina domani.

WASHINGTON
Scorte Usa settimanali prodotti petroliferi Eia (16,30).

NEW YORK
Risultati TimeWarner.

Tenaris ha fatto sapere oggi che la controllata Confab ha ricevuto una citazione dagli azionisti di minoranza della brasiliana Usinimas, guidata dal gruppo CSN, che chiedono un rialzo dell’offerta su tutte le quote di minoranza di Usiminas a un prezzo di 28.8 real brasiliani. Confab è la controllata di Tenaris in Brasile che a gennaio 2012 aveva acquistato una quota del 5% in Usiminas per un ammontare di circa 500 milioni di dollari. L’acquisizione rientrava in un’operazione di più ampio respiro che vedeva Termium/Tenaris procedere verso una quota del 46% nella medesima Usiminas, e ottenere il controllo congiunto della società con Nippon Steal. I vertici di Tenaris si sono detti fermamente convinti che la cosa sia priva di fondamento. La brutta notizia si va ad aggiungere a un quadro grafico negativo, dove il titolo della società specializzata in tubazioni per il trasporto di greggio, non riesce a sfondare la resistenza posta in area 16 euro. A metà mattina Tenaris quota a 15,27 eu (-1,7%). Un trader intervistato da Bloomberg fa osservare la progressiva perdita di momentum: “rischio di accelerazione della discesa in caso di cedimento di area 15 eu”.

Lo storno è arrivato, complice anche il ritorno del Dow Jones a quota 14.000 punti, ma complici soprattutto le dichiarazioni di qualche politicante ammuffito che usa la campagna elettorale come un’arma di distruzione di massa. A Piazza Affari si stanno scatenando le vendite di chi teme un risultato elettorale incerto che non permetterà all’Italia di avere un governo stabile, serio, e in grado di promuovere le vere riforme. Le perdite più pesanti sono delle banche: pesa sul listino la discesa di Unicredit che perde circa il 5%, dopo che Ubs ha abbassato il giudizio a neutral da buy.
Profondo rosso anche per i titoli di Stato: il rendimento del Btp a 10 anni è salito al 4,44%, con spread a quota 278. Le tensioni si allargano dall’Italia a tutti i Paesi della periferia dell’Europa: a Madrid, dove l’opposizione sta chiedendo le dimissioni del premier Mariano Rajoy per uno scandalo di corruzione, il Bono a 10 anni è scambiato a un rendimento del 5,37%, spread con il Bund a 371.

In questo contesto, Saipem è l’unica blue chip di Piazza Affari a conservare il colore verde, con un rialzo del 2,5% a 20,6 euro e volumi per circa 7 milioni di pezzi. Stamattina Société Générale ha promosso Saipem a buy da hold. In un’intervista sul Corriere della Sera di sabato, l’ad di Saipem, Umberto Vergine, ha definito esagerata ed emotiva la reazione del mercato al profit warning dello scorso 29 gennaio, e ha detto di avere appreso dalle agenzie di stampa del collocamento di azioni da parte di Merrill Lynch. Vergine ritiene che il 2014 sarà “un anno ottimo” mentre il 2013 rimarrà un anno di transizione, anche se pare siano in arrivo nuovi contratti. In un articolo uscito sul Sole 24 Ore di sabato si avanza l’ipotesi che possa essere stato Blackrock a vendere la partecipazione del 2,3% poco prima del profit warning, lo stesso Blackrock che invece è entrato massicciamente in Unicredit per una percentuale pari al 5%. Oggi c’è stata l’audizione dei vertici di Saipem con gli uffici tecnici della Consob. Al termine nessuna dichiarazione è stata rilasciata da parte di Umberto Vergine e del direttore finanziario, Stefano Goberti.