ITALIA
Bb Biotech, stacco cedola

Saras, presentazione piano industriale ad analisti.

Popolare Milano, conference call su risultati di bilancio (9,00).

ROMA
Tesoro, annuncio quantitativi Ctz e Btpei in asta 25 marzo.

Il Presidente Napolitano avvia le consultazioni per la formazione del nuovo governo.

BRUXELLES
Audizione Rehn davanti commissione affari monetari Parlamento Ue.

Fiducia consumatori marzo zona euro (16,00).

FRANCOFORTE
Riunione consiglio Bce. No decisione tassi.

BERLINO
Tesoro offre 4 miliardi bund a 10 anni, scadenza 15/02/2023.

Prezzi alla produzione febbraio (8,00).

LISBONA
Tesoro offre 1,25-1,5 miliardi titoli di Stato a 3 e 18 mesi.

WASHINGTON
Scorte Usa settimanali prodotti petroliferi Eia (16,30).

FOMC, annuncio tassi (19,00). Conferenza stampa Bernanke (19,30).

NEW YORK
Risultati Oracle

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Il comitato di politica monetaria della Federal Reserve tornerà a riunirsi tra oggi e domani 20 marzo. Cresce l’attesa tra gli investitori dopo che nel corso dell’ultima seduta di gennaio alcuni membri del board hanno espresso forti perplessità in merito alla prosecuzione della politica ultraespansiva promossa dal numero uno della banca centrale statunitense, Ben Bernanke. Dalla pubblicazione delle minute relative a tale seduta è emerso infatti che gli oppositori di Bernanke temono che il terzo round di quantitative easing possa aprire pericolosi focolai di inflazione mettendo a repentaglio la ripresa in atto oltreoceano. Cresce anche il dibattito sul rincaro delle commodities provocato dalla stampante dello zio Ben.
Per un approfondimento su questi argomenti segnaliamo questi articoli apparsi, rispettivamente, su marketwatch.com e su businessinsider.com

Il massacro di Cipro

Pubblicato: marzo 17, 2013 da Trading Warrior in PiazzaAffari
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Quello che sta succedendo a Cipro, isoletta del Mediterraneo che rappresenta lo 0,2% del Pil di Eurolandia, potrebbe avere ripercussioni su tutta l’Europa e sul resto del mondo. E’ quanto scrive Henry Blodget in questo intervento apparso su businessinsider.com. Le banche cipriote sono sul lastrico, e il “salvataggio” consiste nel far pagare i correntisti. Si tratta del quinto paese dell’area della moneta unica dopo Irlanda, Grecia, Portogallo e Spagna, a ricevere il sostegno dei partner da quando è scoppiata la crisi debitoria. Dopo aver colonizzato il resto del mondo per secoli adesso l’Europa colonizza se stessa.

Ieri Enel ha chiuso in ribasso del 6% a 2,612 euro, minimo dal settembre scorso. Peggior blue chip dell’indice Eurostoxx50. Nonostante tutto gli analisti di Citigroup confermano la raccomandazione buy su Enel, seppur riducendo il target price da 4 a 3,8 euro. “Il piano industriale presentato ieri non ha colpito il mercato per via di un target di Ebitda poco chiaro, con l’obiettivo al 2015 di 16 mld che e’ al netto di cessioni per circa 700 mln”. Tuttavia “nonostante la reazione iniziale negativa del mercato, crediamo che il messaggio sottostante del piano sia molto positivo”, prosegue Citigroup, che cita il forte bilancio di Enel, un gruppo che “si puo’ permettere di investire per la crescita” notando anche come il management abbia sempre l’opzione di emettere bond ibridi, se necessario, per soddisfare i criteri delle agenzie di rating. Inoltre, “sta arrivando un taglio dei costi piu’ significativo”.
Tra gli altri aspetti, Citigroup sottolinea poi come la generazione di free cash flow dovrebbe aumentare in modo consistente nel 2013, con una “generale riduzione del debito di 1 mld”. Gli esperti hanno abbassato le stime di Eps 2013-2017 in media del 20% per tener conto di maggiori ammortamenti e accantonamenti, ma continuano a vedere upside di lungo periodo nel payout rispetto alla “attuale politica dei dividendi molto prudente”
La società archivia il 2012 con un utile di 865 milioni dopo svalutazioni per avviamenti pari a 2,575 miliardi, di cui 2,392 miliardi relativi alla controllata spagnola Endesa. Al netto delle voci straordinarie l’utile ordinario del gruppo è stato di 3,455 miliardi in calo del 14,9%.
Il cda proporrà all’assemblea degli azioni un dividendo di 0,15 euro per azione con pagamento il 27 giugno e stacco cedola il 24 giugno.

Saipem torna a ruggire. Dopo aver fatto segnare un massimo intraday a quota 23,5 euro il titolo ritraccia quando in Italia sono passate da poco le 14.30 pur mantenendosi ampiamente al di sopra della media del mercato (+4% contro il -0,05% dell’indice principale di Piazza Affari).
Secondo Meed (Middle east business news), quotidiano di notizie economiche nell’area del medio oriente, Saipem potrebbe essere selezionata tra le società in short list per un maxi progetto da 30 miliardi in collaborazione con la compagnia di stato Kuwait National Petroleum Company (KNPC). In ottobre sono state selezionate 7 società e il prossimo 15 marzo ci sarà una seconda selezione. Saipem partecipa al bando con Hyundai Engineering & Construction, Daelim (Corea del Sud) e Technimont.
A sostenere il titolo potrebbe essere “l’onda lunga” della notizia di ieri della firma di nuovi contratti da 1,1 miliardi di dollari per lavori in Egitto ed in Angola. Stamattina, all’interno del settore europeo delle società di servizi alle major del petrolio, la francese Technip, rivale storico di Saipem, è salita dell’1%. L’olandese SBM Offshore si è impennata a sua volta con un rialzo del 18% a seguito dell’annuncio che la Talisman Energy le verserà una penale di 470 milioni di dollari per fermare la costruzione di una piattaforma nel Mare della Norvegia, un progetto da 1,2 miliardi di dollari rivelatosi pericoloso e molto più costoso delle stime iniziali.

Tornando a Saipem, il titolo è precipitato il 31 gennaio perdendo il 35% all’indomani della revisione al ribasso dei target del 2013. Dopo una congestione lunga e stretta il titolo sembrava destinato a collassare in seguito allo scivolone del 4 marzo che lo ha riportato al minimo di 18,6 euro. E invece la settimana scorsa Saipem ha ricevuto un forte sostegno con l’inserimento nella lista dei preferiti di Goldman Sachs. Il rialzo complessivo dal 4 marzo a oggi è del 17%.
Saipem è sostenuta anche dalle aspettative di cambi di proprietà: gli scandali che hanno coinvolto il precedente management ed il drammatico profit warning hanno spinto il fondo Knight Vinke, uno dei soci di Eni, a chiedere al ceo Paolo Scaroni lo scorporo proporzionale della controllata al 41%.

Vix

Il rally dei mercati USA sembra inarrestabile, e il Dow Jones pare indirizzato a quota 15.000 punti. I timori cominciano a diffondersi tra gli investitori, e l’indice VIX (il cosiddetto indice della paura che si impenna nelle fasi di panico) viene costantemente monitorato. Ieri l’indice VIX ha chiuso a 11,56, in ribasso di oltre l’8% il che potrebbe significare calma piatta e orizzonte tranquillo. Ma c’è chi fa osservare che quando l’indice scende a livelli così bassi è il momento in cui il trend sta per cambiare.

(per un approfondimento vai a questo articolo su marketwatch.com)

12 marzo 2013: bilancio consolidato del Gruppo Enel, progetto del bilancio di esercizio di Enel S.p.A. al 31 dicembre 2012 e proposta di destinazione degli utili.

7 maggio 2013: resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2013.

24 giugno: STACCO DEL DIVIDENDO

1 agosto 2013: relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2013.

7 novembre 2013: resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2013.

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E’ una fase di incertezza quella che stanno vivendo gli investitori, ora che il Dow Jones ha raggiunto il massimo storico di 14.329 punti. Stiamo attraversando una fase epocale. Analisti e investitori sono divisi in due fronti nettamente distinti, senza zone grigie o vie di mezzo. All’entusiasmo di coloro che vedono il Dow Jones proiettato verso quota 15.000 fa da contrappeso l’ansia di coloro che temono gli effetti distorsivi di un mercato che si nutre quasi esclusivamente della liquidità immessa negli ultimi anni dalle banche centrali di tutto il mondo con misure “straordinarie” che hanno finito per diventare ordinaria amministrazione. A partire dal primo “quantitative easing” attuato dalla Federal Reserve nel 2009 sotto la regia di Ben Bernanke. Su questo fronte Peter Schiff, presidente di Euro Pacific Capital, è stato lapidario: il rischio che incombe sui mercati è quello di una crisi valutaria senza precedenti, una crisi al cui confronto la turbolenza del 2008 sembrerà una passeggiata.

The U.S. is now committing itself to a strategy with no easy off-ramp. This can only end in a debt or currency crisis that makes the 2008 crash look like a walk in the park.

Il campo di battaglia fra il toro e l’orso è delimitato da una serie di 12 grafici pubblicati online in questo articolo apparso su marketwatch.com

Quando finirà l’orgia della liquidità e il rally dei mercati finanziari comincerà ad avere il fiato corto sarà l’inferno, sentenzia il leggendario gestore di fondi Stan Druckenmiller. Sulla stessa lunghezza d’onda c’è Warren Buffett, il quale ritiene che molti gestori venderanno le proprie partecipazioni nel momento in cui si fermerà il pompaggio di moneta nell’economia da parte della Federal Reserve. “Sarà un giorno molto interessante” quando questo accadrà, ha aggiunto.
I dettagli su marketwatch.com e su yahoo finanza.

Nel frattempo il grafico mostra che finora il perdente è il safe haven per eccellenza: l’oro
(per i dettagli vai su businessinsider.com)

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I prezzi delle azioni sono più che raddoppiati dai minimi del marzo 2009, eppure se si guarda all’andamento del mercato azionario su un arco temporale più lungo emerge il quadro di un fase prolungata di lateralità che ha avuto inizio nel 2000 e potrebbe continuare per altri dieci anni. E’ la tesi sostenuta da Vitaliy Katsenelson, Chief Investment Officer di Investment Management Associates, in una serie di slide pubblicate online da businessinsider.com. Ricordiamo che Vitaliy Katsenelson è anche autore del libro The Little Book of Sideways Markets: How to Make Money in Markets that Go Nowhere.

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Stock prices have more than doubled since their lows of March 2009.
But when you look at the stock market since 2000, prices have effectively gone nowhere.
And Vitaliy Katsenelson believes stocks could go sideways for another decade.

Read more: http://www.businessinsider.com/vitaliy-katsenelson-sideways-market-2013-1?op=1#ixzz2MaIG0LWw